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ÌÅÍÞ
| Ñèíòàêñè÷åñêèå è ôóíêöèîíàëüíî-ñåìàíòè÷åñêèå îñîáåííîñòè óïîòðåáëåíèÿ óñëîâíîãî íàêëîíåíèÿ â èòàëüÿíñêîì ÿçûêåp>(93) a. Mettiamo che Franco arrivi sabato sera. Io non vado certo a prenderlo! b. Supponiamo che domenica ci sia bel tempo. Verreste al mare con noi? c. Mettiamo il caso che non fossi venuto ad aspettarti all'aeroporto: per tornare a casa avresti preso un taxi. Ammettiamo che (come ammesso che in (92b)) aggiunge ai contenuti
proposizionali espressi dal costrutto una sfumatura di maggiore
improbabilità, come si vede dalla marginalità di: ''Ammettiamo che Purché, a patto che e a condizione che introducono costrutti la cui apodosi
esprime un contenuto proposizionale che deve poter essere visto
favorevolmente dall'interlocutore, altrimenti il risultato è una sequenza
semanticamente inaccettabile: Invece, il contenuto proposizionale della protasi può essere di per sé
interpretato positivamente o negativamente, senza influenzare
l'accettabilità della sequenza, ma viene presentato come desiderato dal
parlante: (97) a. Qualora / Ove / Laddove / Ammesso che / Supposto che / Per quanto riguarda la concordanza dei modi e dei Tempi, questi operatori
condividono la concordanza di se limitatamente alla combinazione (98) a. Nell'eventualità che piovesse molto forte, uscirei con l'ombrello. b. Ammesso che quell'edificio fosse stato venduto, nell'archivio del catasto ce ne sarebbe traccia. c. Nel caso che Enrico fosse a casa, avrebbe risposto al telefono. d. Qualora non foste arrivati in ritardo, non avreste perso il treno. Nei casi in cui se introduce costrutti con indicativo in protasi ed apodosi, questi operatori si combinano con congiuntivo presente e perfetto nella protasi, e con l'indicativo nell'apodosi: (99) a. Se domenica ci sarà bel tempo, andremo a sciare. b. Supposto che domenica ci sia bel tempo, andremo a sciare. c. Se hai comprato il giornale, possiamo vedere che film ci sono. d. Ammesso che tu abbia comprato il giornale, possiamo vedere che film ci sono. k) Protasi con modi verbali non finiti Purché, a patto che e a condizione che presentano delle varianti che
introducono protasi all'infinito: pur di, a patto ài, e a condizione di. (100) a. Pur di / A patto di / A condizione di ottenere un lavoro,
sono disposto a trasferirmi in un'altra città. b. Pur di / A patto di / A condizione di avere ottenuto un lavoro, sarei
stato disposto a trasferirmi in un'altra città. La combinazione di a con una protasi all'infinito composto non è completamente esclusa (mentre lo era nel caso di pur di, ecc., v. (100)), ma è comunque marginale: (103) a. Ad essere arrivati in tempo, non avremmo perso il treno. b. Ad avermi dato retta, ti saresti trovato meglio. Anche un gerundio può essere interpretato come espressione della protasi di un periodo ipotetico, (104)-(106), a meno che non si tratti di un gerundio composto, che provoca una lettura causale, «fattuale», (107): (104) a. Mangiando molto, ingrasso / ingrasserò. b. Se mangio molto, ingrasso / ingrasserò. Sempre a causa dell'interpretazione causale del gerundio composto, esso è incompatibile con una sovraordinata al condizionale: (108) Avendo mangiato molto ingrasserei / sarei ingrassato. Un gerundio semplice può avere interpretazione ipotetica se si combina con
apodosi al condizionale, e all'indicativo presente o futuro semplice, come
abbiamo visto in (104)-(106), ma se si combina con una apodosi con tempi
passati dell'indicativo emerge di nuovo una interpretazione causale: Anche un participio perfetto, accompagnato facoltativamente da se, può esprimere la protasi di un costrutto condizionale: (110) a. (Se) Preso in tempo, un raffreddore si cura in tre giorni, b. l) Ordine delle proposizioni nella frase complessa I costrutti condizionali di vario tipo esemplificati finora presentano la
protasi prima dell'apodosi, ma, data la mobilità caratteristica delle
proposizioni subordinate circostanziali rispetto alle loro sovraordinate,
si possono trovare anche costrutti in cui l'apodosi preceda la protasi: (112) a. Parlante A: Cosa farai se ti do i soldi?
b. Parlante B: Se mi dai i soldi compro la casa. c. Compro la casa se mi dai i soldi. L'ordine non è però l'unico elemento in gioco nel rapporto «dato-nuovo»,
poiché il rilievo prosodico, in questo caso la presenza di un picco into-
nativo sulla proposizione in prima posizione, permette di usare le sequenze
e. in (112) e (113) con lo stesso significato delle sequenze in b.: (114) contiene una emarginazione o dislocazione a destra della protasi, mentre in (115) si tratta di una topicalizzazione della protasi , nelle quali l'accento fecalizza l'elemento in prima posizione (la sequenza non marcata «dato-nuovo» può essere inoltre rovesciata anche tramite l'uso delle frasi scisse). Mentre i costrutti condizionali di tipo subordinato, con una apodosi
sovraordinata che contiene una protasi subordinata, sono generalmente
reversibili (possono cioè presentare la protasi seguita dall'apodosi, o
l'apodosi seguita dalla protasi), i costrutti condizionali non subordinati,
come per esempio quelli «pseudocoordinati», non risultano reversibili: Inoltre, essi non sono neppure simmetrici, poiché la prima
pseudocoordinata, viene interpretata come protasi, e la seconda come
apodosi, ed uno scambio di posizione intorno all'eventuale operatore di
coordinazione produce sequenze semanticamente strane, (118a-b), o con un
significato totalmente diverso, come, partendo da (118c) ipotetico, (118d)
non ipotetico: Le versioni subordinate dei costrutti condizionali pseudocoordinati (v. 119) a. Sparo se non alzi le mani.
b. Ti rompo la testa se lo ripeti.
c. Non ti pentirai se mi dai retta.
d. Ti vado subito a prendere un gelato se lo vuoi.
e. Gli daremo un sacco di botte se cercano la rissa. Lo statuto sintattico dell'apodosi, che può essere dichiarativa,
interrogativa, o imperativa, non ha nessun effetto sulla reversibilità dei
costrutti condizionali subordinati: (122) a. Uscirei con l'ombrello se piovesse. b. Avresti comprato un'auto nuova, se avessi vinto alla lotteria? c. Cosa farai con i soldi, se vinci alla lotteria? d. Chiamami a casa se hai bisogno di me. Ma non in tutti i periodi ipotetici subordinati la reversibilità è
garantita. Nei costrutti «bi-negativi», per avere l'ordine «apodosi-
protasi» è necessario emarginare o dislocare a destra la protasi (e
fecalizzare con un picco intonativo l'apodosi): La reversione è invece possibile normalmente con i costrutti simili ai «bi- negativi», con apodosi imperativa o interrogativa: (124) a. Se sei un bravo cuoco, preparami subito un filetto al pepe
verde!
b. Preparami subito un filetto al pepe verde, se sei un bravo cuoco! L'anteposizione dell'apodosi alla protasi nei costrutti «bi-affermativi» da risultati diversi a seconda del collegamento logico che si instaura fra i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi. Se si tratta di semplice correlazione, la reversione da risultati agrammaticali; emarginando o dislocando a destra la protasi (e fecalizzando con un picco intonativo l'apodosi) si hanno frasi marginali: (126) a. Se la situazione nel Golfo Persico è critica, quella dei campi profughi di Gaza non è certo allegra. b. La situazione dei campi profughi di Gaza non è certo allegra, se quella del Golfo Persico è critica. c. LA SITUAZIONE DEI CAMPI PROFUGHI DI GAZA NON È CERTO ALLEGRA, se quella nel Golfo Persico è critica. Se il costrutto ha interprelazione causale la reversione è possibile normalmente, ma con i costrutti «bi-affermativi» ad interpretazione avversativa e concessiva si ha invece risultato agrammaticale: (127) a. Se è nevicato già in ottobre, avete avuto un inverno
freddissimo.
b. Se Ugo era adirato, Maria era tranquilla. c. Se il parere del Fondo Monetario Internazionale sulla economia del
nostro paese è stato positivo, non dobbiamo dimenticare la ripresa
dell'inflazione. I costrutti simili ai «bi-affermativi», che possono collegare solo contenuti proposizionali che abbiano rapporti causali o finali, non tollerano la reversione: (129) a. Se Giulio se ne è andato dopo il primo tempo, è perché
non riusciva proprio a sopportare quel film. b. È perché non riusciva.proprio a sopportare quel film se Giulio se ne è
andato dopo il primo tempo. (130) È perché non riusciva proprio a sopportare quel film che Giulio se ne
è andato dopo il primo tempo. (132) a. Ci sono dei biscotti nella credenza, se hai fame. b. Hai un gran bell'aspetto, se posso permettermi. c. Cosa hai fatto ieri sera, se non sono indiscreto?. d. Mario ha rifiutato quel lavoro, se le mie informazioni sono giuste. I costrutti condizionali con omissione di se danno sequenze agrammaticali
cambiando di posizione protasi ed apodosi: I costrutti introdotti da operatori di subordinazione «ricchi» risultano reversibili: (135) a. Qualora il perito ne abbia avanzato esplicita richiesta, il
dibattimento potrà essere rinviato.
b. Quando / Ove / Laddove ricorrano le condizioni previste dal secondo
comma della circolare ministeriale . . ., il rilascio dei documenti
richiesti avverrà entro dieci giorni.
c. Ammesso che / Supposto che / Nel caso che / Nell'ipotesi che / (138) a. Sono disposto a trasferirmi in un'altra città, pur di / a patto di / a condizione di ottenere un lavoro. b. Ti trovo ingrassato, a dirti la verità. c. Non avremmo perso il treno, arrivando in tempo. d. Un raffreddore si cura in tre giorni, (se) preso in tempo. In alcuni casi la protasi posposta all'apodosi è separata da una pausa più
lunga, e pronunciata con un rilievo prosodico maggiore: il risultato è una
proposizione che più che «condizionare» il contenuto proposizionale
dell'apodosi, sembra indurre dubbi sulla sua certezza. Oltre a se, gli
operatori di subordinazione più frequenti in questi casi sono ammesso che,
purché, ed a patto che: m) Apodosi accompagnate da «allora» I diversi tipi di periodi ipotetici subordinati esemplificati finora
presentano operatori di subordinazione che introducono la protasi, ma sono
privi di elementi di collegamento o di ripresa nell'apodosi (fanno
eccezione i costrutti «bi-affermativi» con elementi di rinforzo: v. le
frasi (73) e (74)). D'altronde una delle tradizionali schematizzazioni del
rapporto semantico ipoteticocondizionale, di origine logica, vede l'apodosi
accompagnata facoltativamente da allora: «se p, (allora) q». L'inserimento
di allora nell'apodosi non è però possibile in tutti i tipi di costrutti
condizionali. Generalmente è possibile nei casi in cui fra i contenuti
proposizionali di protasi ed apodosi esiste o può essere instaurato un
rapporto di «condizione-conseguenza»: L'inserimento di allora da risultati grammaticali anche nel caso delle versioni subordinate dei costrutti condizionali pseudocoordinati, mentre per i costrutti pseudocoordinati veri e propri tale inserimento è possibile solo quando la protasi è realizzata da una frase interrogativa: (143) a. Se non alzi le mani, allora sparo.
b. Se lo ripeti, allora ti rompo la testa.
c. Se mi dai retta, allora non ti pentirai. Nel caso di apodosi interrogative l'inserimento di allora rende il costrutto marginale, mentre esso è compatibile con apodosi imperative, sia nella versione subordinata sia in quella pseudocoordinata: (145) a. Se avessi vinto alla lotteria, ('allora) avresti comprato un'auto nuova? b. Se vincessi alla lotteria, ('allora) cosa faresti con i soldi? (146) a. Se hai bisogno di me, allora chiamami a casa. b. Hai bisogno di me? Allora chiamami a casa. Nei costrutti «bi-negativi» l'inserimento di allora è generalmente
possibile, mentre con i costrutti «bi-affermativi» il risultato è di solito
agrammaticale: |
ÈÍÒÅÐÅÑÍÎÅ | |||
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