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МЕНЮ
| Синтаксические и функционально-семантические особенности употребления условного наклонения в итальянском языкеp>e) Sintassi del costrutto condizionale concessivo Poichй i costrutti condizionali concessivi risultano dall'inserimento di un
elemento lessicale del tipo di anche in una struttura condizionale, la loro
concordanza dei modi e dei Tempi corrisponde a quella dei costrutti
condizionali. Come si и visto, l'italiano contemporaneo presenta un sistema
standard di concordanza, affiancato da una variante colloquiale in via di
espansione anche in livelli piщ alti, e da un sistema «substandard», tipico
solamente di alcune varietа piщ basse. La variante colloquiale del sistema standard, che, come ricordato, si sta perт diffondendo verso l'alto, prevede la possibilitа che l'indicativo imperfetto sostituisca il congiuntivo piuccheperfetto nella subordinata e / o il condizionale composto nella sovraordinata, come in (34): (34) a. Anche se studiavo di piщ, non avrei imparato niente. b. Anche se studiavo di piщ, non imparavo niente. c. Anche se avessi studiato di piщ, non imparavo niente. Nel sistema «substandard», invece dei modi congiuntivo e condizionale
appare costantemente l'imperfetto dell'indicativo, cosм che (35a)
corrisponde all'incirca a (33a) (ma a volte anche a (33b)), mentre (35b)
corrisponde all'incirca a (33b-c) (anche questo sistema и in realtа piщ
complesso di quanto appaia da questa sintetica presentazione: Una serie di altre combinazioni и dovuta all'interferenza tra il sistema
dell'italiano standard, che prevede congiuntivo nelle subordinate e
condizionale nelle sovraordinate, ed alcuni usi dialettali, caratterizzati
da sistemi «simmetrici» che prevedono o congiuntivo nella subordinata e
nella sovraordinata, o condizionale nella subordinata e nella
sovraordinata. Questi usi sono inaccettabili, decisamente substandard, ma
attestati: f) Subordinate condizionali concessive introdotte da «anche se» L'operatore di subordinazione condizionale concessivo anche se permette
diverse combinazioni di tempi nella subordinata e nella sovraordinata, con
la concordanza all'indicativo: Come giа segnalato, (37a) puт essere interpretato sia come condizionale
concessivo, con il contenuto proposizionale della subordinata vero o falso Queste caratteristiche dei costrutti introdotti da anche se fanno pensare
che tale operatore di subordinazione «neutralizzi» l'opposizione tra
concessivi fattuali e condizionali concessivi, o che i costrutti concessivi
fattuali introdotti da anche se siano la versione «bi-affermativa» dei
corrispondenti costrutti condizionali concessivi (una eventuale versione Quando anche se si combina con l'imperfetto indicativo nella subordinata e
nella sovraordinata (non si confondano perт questi costrutti con quelli
formalmente identici ma appartenenti o alla variante colloquiale
dell'italiano standard, o al sistema substandard: v. rispettivamente le
frasi (34b) e (35b)), l'interpretazione condizionale concessiva и di nuovo
possibile; si confronti (39a), che puт avere una lettura fattuale ed una
ipotetica (quella parafrasata tra parentesi), con (39b), che per la
presenza dell'operatore di subordinazione sebbene и solo concessivo
fattuale: Come per i costrutti concessivi fattuali, anche se introduce condizionali concessivi di stile alto, letterario, con la subordinata al congiuntivo invece che all'indicativo: (40) «Squattrinato come tutti i veri poeti (e tale lo si considera anche se
egli non scriva versi) la sua principale professione и quella di Ospite» Anche se condizionale concessivo prevede la combinazione di congiuntivo imperfetto e condizionale semplice, e di congiuntivo piuccheperfetto e condizionale composto, come in (41a, b), ma nel caso si voglia sottolineare la «distanza» cronologica tra i contenuti espressi dalle due proposizioni, in una dirczione o nell'altra, si combinano congiuntivo piuccheperfetto e condizionale semplice, come in (4le), o congiuntivo imperfetto e condizionale composto, come in (41d): (41) a. Anche se rinascessi, non vorrei cambiare tipo di vita. b. Anche se fossi stato promosso a giugno, non avrei potuto andare in vacanza. c. Anche se quell'edificio fosse stato venduto, nell'archivio del catasto non ne troveremmo traccia, poichй le registrazioni di quell'anno sono finite bruciate in un incendio. d. Anche se Enrico fosse a casa, non avrebbe risposto al telefono: in questo periodo non vuole essere disturbato. Come per i costrutti condizionali , anche per i condizionali concessivi
l'uso della concordanza all'indicativo piuttosto che al congiuntivo-
condizionale indica diversi gradi di «probabilitа» dei contenuti
proposizionali espressi; ma a differenza dei costrutti condizionali la (42) a. Anche se studio di piщ, non imparerт niente. (= 33a) b. Anche se studiassi di piщ, non imparerei niente. (= 33b) Se un costrutto viene inserito in un discorso indiretto al passato (e gli avvenimenti citati sono giа avvenuti al momento dell'enunciazione) la concordanza dei modi e dei Tempi prevede solo la combinazione «congiuntivo piuccheperfetto + condizionale composto», indipendentemente dalla forma che il costrutto potrebbe avere nella corrispondente versione in discorso diretto. Cosм la «scelta» di modi e tempi di (43d), obbligata dalla concordanza del discorso indiretto, «neutralizza» completamente le differenze semantiche sia modali sia temporali esistenti nei condizionali concessivi presenti in (43a-c): 43) a. Aldo mi ha detto: «Ti offro / offrirт una cena anche se XY perde / perderа la carica di sindaco». b. Aldo mi ha detto: «Ti offrirei una cena anche se XY perdesse la carica di sindaco». c. Aldo mi ha detto: «Ti avrei offerto una cena anche se XY avesse perso la carica di sindaco». d. Aldo mi ha detto che mi avrebbe offerto una cena anche se XY avesse perso la carica di sindaco. Anche per i costrutti condizionali concessivi, come per i costrutti
condizionali, и possibile la concordanza mista fra indicativo e congiuntivo-
condizionale: Oltre ad anche se esistono altri operatori di subordinazione con significato condizionale concessivo. Di questi, alcuni possono introdurre sia condizionali concessivi sia concessivi fattuali, come anche se: sono se anche, pure se e se pure: (45) a. Se anche studiassi di piщ, non imparerei niente.
b. Se anche avessi studiato di piщ, non avrei imparato nulla. Si ricordi che se pure e seppure, omofoni in alcune parti d'Italia, non sono da confondere, poichй il primo и un introduttore di condizionali concessivi, e di concessive fattuali all'indicativo, mentre il secondo introduce solo concessive fattuali al congiuntivo. Pure se con significato condizionale concessivo si trova anche con subordinate al congiuntivo presente (in sostituzione dell'indicativo), anche in questo caso stilisticamente piuttosto elevate: (48) «Eppure in tutto questo che abbiamo detto, pure se si sia disposti ad
accettarlo in ogni sua pane, resta che al Leopardi mancano note
fondamentali dello spirito e del pensiero settecentesco». (M. Sansone, I costrutti condizionali con la concordanza al congiuntivo e condizionale possono essere privi dell'operatore di subordinazione se; anche tali costrutti condizionali possono ricevere una interpretazione condizionale concessiva, che in alcuni casi viene ribadita dall'inserimento di anche o di pure (si tratta comunque di costrutti di stile alto): (50) a. L'incidente di Gino и successo in due secondi: fossi stato attentissimo, non avrei avuto il tempo di intervenire. b. Fossimo anche / pure riusciti ad estorcergli una risposta positiva, il suo parere non sarebbe stato sufficiente. Alcuni altri operatori di subordinazione sono tipici dei condizionali concessivi (non possono cioи introdurre concessivi fattuali). Quand'anche и stilisticamente piщ alto di anche se, e ne condivide la concordanza tranne nei casi di indicativo in subordinata e sovraordinata, nei quali richiede il congiuntivo nella subordinata: (51) a. Quand'anche nevica, non resteremo chiusi in casa. b. Quand'anche nevichi, non resteremo chiusi in casa. c. Quand'anche nevicasse, non resteremmo chiusi in casa. d. Quand'anche avesse nevicato, non saremmo rimasti chiusi in casa. Un costrutto condizionale concessivo puт essere introdotto dall'operatore di subordinazione condizionale se accompagnato da neanche,neppure, o nemmeno (che sono lessicalizzazioni di anche o pure piщ negazione); il significato и simile, ma non identico, a quello di un costrutto introdotto da anche se, con la sovraordinata accompagnata dalla particella negativa non, come si vede confrontando gli esempi a. con quelli b. : (52) a. Neanche se hai molta sete devi bere cosм in fretta.
b. Anche se hai molta sete non devi bere cosм in fretta. La non interpretabilitа di quand'anche, neanche, neppure e nemmeno (gli
ultimi tre accompagnati da se) come introduttori di concessive fattuali и
confermata dal fatto che non possono combinarsi con sovraordinate con i
tempi passati dell'indicativo (che la subordinata sia all'indicativo oppure
al congiuntivo): (57) a. Benchй / Sebbene nevica, non resteremo chiusi in casa.
b. Benchй / Sebbene nevicasse, non resteremmo chiusi in casa.
c Benchй / Sebbene fosse nevicato, non saremmo rimasti chiusi in casa. Anche gli operatori di subordinazione «categoriali» non sono interpretabili
come condizionali concessivi, poichй l'elemento su cui si articolano non и
presentato come possibile, ma come certo, come si vede confrontando i
costrutti in a. con le loro parafrasi avversative coordinate in b.: g)Semantica dei costrutti a-condizionali Nei costrutti detti a-condizionali il contenuto proposizionale della
subordinata non condiziona quello della sovraordinata, contrariamente a
quanto accade per i costrutti condizionali . Tali costrutti possono essere
fondamentalmente di due tipi, con le frasi (3a) e (3b): Che ti piaccia o
no, stasera andrт al cinema; Ovunque vada, Ugo troverа degli amici. Il
significato intuitivo di (3a) и che data o meno una determinata condizione II confronto fra questo schema e quello riportato in (29), che
rappresentava una parte del significato dei costrutti condizionali
concessivi, mostra quanto questi ultimi siano vicini semanticamente a
questo primo tipo di a-condizionali: in un caso la possibilitа che p sia
falso и comunicata implicitamente dalla presenza di anche (o di elementi
lessicali dal significato affine), nell'altro и espressa esplicitamente
dalla «disgiunzione» presente nella subordinata. Anche in questo caso il confronto con lo schema riportato in (29) mostra la
vicinanza semantica fra questi pur diversi tipi di costrutto: come nei
condizionali concessivi, lo statuto del contenuto proposizionale della
subordinata и irrilevante per la veritа di quello della subordinata (e
dell'intero costrutto), Il costrutto a-condizionale non instaura perт necessariamente questo
contrasto tra tipi di eventi: h)I costrutti con 'disgiunzione' I costrutti a-condizionali del tipo di (3 a) possono avere la subordinata
costruita su una correlazione sia che... sia che...: A parte la correlazione con sia che... sia che..., il costrutto puт
articolare la proposizione subordinata su una «disgiunzione» con che... o Nei costrutti articolati sulla disgiunzione, la seconda parte della subordinata (quella che esprime non-p) puт subire diversi processi di riduzione o pronominalizzazione negativa, che comportano perт l'impossibilitа (invece della facoltativitа) del secondo che: (73) a. Che ti piaccia o (che) no / meno, stasera andrт al cinema.
b. Che lo paghino bene o (che) no / meno / male, Piero fa il suo
lavoro senza lamentarsi.
c.Che abbia avuto ragione o (che) no / meno / torto, dobbiamo aiutarlo
perchй и nostro amico. Puт esserci inversione di posizione fra verbo e soggetto espresso anche quando gli elementi messi direttamente in contrapposizione tramite la disgiunzione o sono anticipati prima del verbo: (75) a. Bene o male che lo paghino i suoi committenti, Piero fa il suo lavoro senza lamentarsi. b. Ragione o torto che abbia avuto, dobbiamo aiutarlo perchй и nostro amico. Fra i relativi indefiniti che compaiono nelle subordinate (al congiuntivo)
dei costrutti a-condizionali, chiunque sono solamente pronominali: Qualunque и usato sia predicativamente che attributivamente (in
quest'ultimo caso prevalentemente con referenti singolari). Qualsiasi и
usato in genere in posizione attributiva (sempre con referenti singolari),
e forma spesso un sintagma quasi cristallizzato con cosa: (80) a. Da qualsiasi radice sociale provenga, il razzismo risulta
sempre un profondo segno di ignoranza e di barbarie.
b. Da qualsiasi radici sociali provenga, il razzismo risulta sempre un
profondo segno di ignoranza e di barbarie. Quale che и un aggettivo in funzione predicativa, concorda in numero, e puт
sostituire qualunque e qualsiasi nei contesti dove non possono occorrere Si trovano poi relativi indefiniti articolati su ruoli circostanziali di modo, con comunque, e di luogo, con dovunque e con il piщ ricercato ovunque: (86) a. Comunque vada la seconda metа della stagione invernale, giа di questo primo periodo possiamo essere soddisfatti. b. Dovunque siano finiti Giorgio e Franca, stai sicuro che per l'ora di cena torneranno. c.Ovunque si sia perso il nostro valoroso commilitone, non risparmieremo alcuno sforzo per ritrovarlo. Con per quanto, se si articola su un elemento nominale, la subordinata che
ne risulta и di tipo a-condizionale: Il significato di (87a) и «tu puoi dargli x (pochissimi / pochi / alcuni I Un significato abbastanza simile a quello di (87) puт essere espresso dalle
frasi (88), in cui perт per quanto, che si articola sull'intera
proposizione subordinata, equivale grosso modo a benchй, e da quindi
origine a costrutti concessivi fattuali : Un significato di tipo a-condizionale emerge anche nei casi in cui i
relativi indefiniti chiunque, qualunque, qualsiasi (cosa), dovunque e
ovunque introducono non delle proposizioni subordinate extranucleari (come
negli esempi visti finora), ma delle frasi relative senza testa, ovvero dei Infatti le proposizioni relative introdotte dagli indefiniti sono
rispettivamente complemento indiretto in (89a), soggetto in (89b),
complemento oggetto in (89c), e complemento di luogo in (89d). d. Qualunque / Qualsiasi cosa abbiano deciso di fare alla dirczione centrale, non devono dimenticarsi che il reparto operativo continua ad avere importanti problemi di organico. РЕЗЮМЕ: Умовний стан в італійській мові має два часи, простий (теперішній) та складний (минулий). Простий час утворюється за допомогою закінчень які додаються до основи дієслова. Складний час утворюється за допомогою допоміжних дієслів: avere (мати) та essere (бути) в теперішньому часі умовного стану з додаванням дієприкметника минулого часу (participio II). Допоміжне дієслово essere вживвається з неперехідними дієсловами які виражають поступовий рух, перехід з одного стану в інший , а також в безособових оборотах та з дієсловами які виражають явища природи. Допоміжне дієслово(avere) вживається з перехідними дієсловами які виражають часові відносини та з іменниками які виражають стан та почуття. Умовний стан італійської мови презентує дію як імовірну, можливу чи гіпотетичну , яка може здійснитися в теперішньому часі або минулому підкоряючись певним умовам, які можуть бути виражені або передбачені.Такі умови є незалежними від волі того , хто каже або пише. Як простий так і складний час в умовному стані може виражати обережне ставлення до того про кого йде мова, натякаючи на те що той хто говорить не має безпосереднього відношення до того про що розповідає. Цей типічний метод звичайно використовують журналісти, які змушені описувати події з певною делікатністю та відповідальністю. Умовний стан може виражати: -просту можливість в простому чи складному часі: In casi come questo qualcuno parlerebbe (avrebbe parlato)di tradimento.В таких випадках як цей дехто міг би казати про зраду. -намір: Ti presterei io i soldi che ti servono.Я позичив би тобі гроші які тобі потрібні. -пропозицію про вірогідність використання: Pagherei chissа che per un bicchier d’acqua.Я що завгодно заплатив би за склянку води. -ввічливе прохання: Preferirei rimanere sola.Я хотіла б зостатися на одинці . Vorrei un caffe. Я б випив кави. -ввічливе запрошення та ввічливу відмову: -Ci verresti al cinema con noi? Ти підеш з нами в кіно? -Ma io ,veramente,avrei da studiare.Але я, дійсно, маю ще повчитися. -вияв бажання: Verrei volentieri a Roma con te.Я б з задоволенням поїхав би з тобою до Риму. -питання на підтвердження: Questo sarebbe il libro di cui mi parlavi? Це мабуть та книга про яку ти мені розповідав? -сумнів та невпевненність: Che cosa potremmo fare?Що ж ми можемо зробити? Mia madre potrebbe cambiare di carattere? Чи може моя мати змінитися? -вірогідність: A letto riposeremmo meglio. В ліжку ми відпочинемо краще. -доброзичливий докір: Dovresti studiare di piu! Ти мав би більше вчитися! Простий час умовного стану використовується для вираження бажання,наміру і т.д.,які можуть здійснитися тільки в теперішньому або майбутньому часі: Mario sta dicendo che oggi o domani andrebbe a Venezia. Маріо каже що сьогодні або завтра він поїхав би у Венецію. Складний час умовного способу виражає бажану дію, але не реалізовану в минулому і яка не буде реалізована ні в теперішньому ні в майбутньому: Mario ha detto poco fa che ieri sarebbe andato a Venezia. Маріо сказав що вчора поїхав би у Венецію. Однак ,складний час умовного стану також можна використовувати для вираження майбутньої дії але тільки в тому випадку коли той хто говорить вже знає що ця дія не реалізується : Mario sta dicendo che oggi o domani sarebbe andato a Venezia. Маріо каже що сьогодні або завтра він поїхав би до Венеції. Крім того складний час умовного стану можна використовувати для вираження майбутньої дії і в тому випадку коли майбутня дія залежить від дієслова в минулому часі яке не зв’язане з теперішнім часом і результат цієї дії ще не відомий: L’altro ieri Mario ha detto che oggi o domani sarebbe andato a Позавчора Маріо сказав що сьогодні або завтра поїде до Венеції. Для “майбутнього часу в минулому“ використовується тільки складний час умовного стану, при цьому не має значення була дія реалізована чи ні: L’altro ieri Mario mi ha detto che sarebbe andato a Venezia.(e ci и andato ;e non ci и andato;ma non so se poi ci и andato;) Позавчора Маріо сказав мені що він поїде до Венеції.( і він туди поїхав; і він туди не поїхав ; я не знаю чи поїхав він тоді туди;) В складних реченнях з умовним підрядним (periodo ipotetico) типова функція умовного стану це вираження наслідку(apodosi), а не умови(protesi) не дивлячись на те , що сам термін умовний стан, передбачує протилежну функцію: Se il tempo cambia,potremmo fare una gita. Якщо погода зміниться ,ми могли б підти на прогулянку. Se non dovevi uscire ,sarei venuto da te. Якби тобі не треба було іти ,я б прийшов до тебе. В італійській мові існує стандартна система узгодження часів та
станів,в рамках умовних конструкцій, яка в сучасній мові тісно межує з
розмовним варіантом, вживання якого поступово поширюється (sistema В стандартній системі ми можемо мати дійсний спосіб (indicativo) як в protasi так і в apodosi (Se vieni alla festa, ti divertirai moltissimo. Якщо ти прийдеш на свято ,ти добре розважишся.), умовний спосіб(congiuntivo)imperfetto в protasi та простий умовний спосіб(condizionale semplice) в apodosi ( Se venissi alla festa ,ti divertiresti moltissimo.), сongiuntivo плюсквамперфект в protasi та condizionale composto в apodosi (Se fossi venuto alla festa ,ti saresti divertito moltissimo). Розмовний варіант стандартної системи передбачує можливість заміни коли indicativo imperfetto замінює congiuntivo piuccheperfetto в protasi, або condizionale composto в apodosi (a.Se lo sapevo prima, sarei arrivato in tempo a salutarti. b.Se lo sapevo prima , arrivavo in tempo a salutarti. c.Se l’avessi saputo prima ,arrivavo in tempo a salutarti.) В стандартній системі італійської мови існують також речення з умовним підрядним в яких присутня “неправильна” система узгодження часів та станів: дійсний спосіб в protasi та condizionale в apodosi, або congiuntivo в protasi та indicativo в apodosi a. Se vuoi proprio ottenere quell’ incarico, dovresti recarti domani stesso dal funzionario responsabile. b. Se (poi) volessi ottenere proprio quell’incarico, devi recarti domani stesso dal funzionario responsabile.). Letteratura usata: 1.Алисова Т.Итальянский язык.-Москва: Моск. унив.,1962. 2.Алисова Т.Синтаксис итал. языка.- Москва: Моск. унив.,1971. 3. Гливенко И. “Итальянский язык”- Москва: Гос.изд.,1923. 4.Корбозерова Н.М. Проблеми семантики слова , речення та тексту – Київ: 5.Красова Г. Структурно-семантическая характеристика итал.языка.- 6.Лебедева Г.Условное наклонение в итал. языке.-Москва:Моск.унив.,1978 7.Черданцева Т.Структурно-семантическое исследование фразеологии итал. языка.-Москва:ИМО,1963. 8.AchiardiG. “Lingua e grammatica”-Roma:”Guerra” 1988. 9.Airoldi G.- “Per comunicare” La gram.italiana.- Milano: “Atlas”,1991. 10.Arato A. Susanna C. “Parole in forma” grammatica della lingua italiana.- 11.Arcaini E. “Studi italiani di linguistica teorica e applicata”- 12.Arpino G.”La suora giovane”.-Roma: ”Guerra”,1992. 13.Battaglia G. “ Nuova grammatica it.per stranieri” – Roma: “Bonacci”,1988. 14. Bertinetti P.M.“Tempo,aspetto e azione nel verbo italiano”- 15.Bindi G.,Luca B. “Tutti i perche della gram. Italiana.”-Roma: 16.Boni N. “La stampa”-8-8-1988. 17.Casale P.”Il giornale”-27-10-1995. 18.Chiara P.”I giovedi della signora Giulia”- Roma: Mondadori, 1990. 19.Christopher H.Stefano U. “Comunicare meglio” la gram.della lingua italiana –Milano:Bonacci 1990. 20.Dardano M., Trifone P.”Parole e frasi”gram.it.-Bologna: Zanichelli,1985. 21.Dardano M., P.Trifone”Gram. italiana”- Bologna:Zanichelli, 1985. 22.Dardano M., P.Trifone”La lingua italiana”- Bologna: Zanichelli,1985. 23.Di Lascia M.,”Passagio in ombra”- Milano: Bompiani,1991. 24.Karulin A.e Cerdanzeva V. “Manuale autodidattico della lingua italiana”- Mosca:1989. 25.Katerinov K. “La lingua italiana per stranieri”- Milano:”Guerra”1985. 26.Silvestrini M.,”L’italiano e l’italia”gram.It.-Milano:”Guerra” 27.Mavrov D. “La gram.italiana”- ”Nauka i iskustvo”Sofia:- Universita di Sofia,1978. 28.Morretti G. “L’italiano come prima o seconda lingua”-Roma:”Guerra” 29.Moravia A.”IL viaggio a Roma”- ”Bompiani”,1991. 30.Moravia A. “La villa del venerdi”- Roma:”Bompiani”,1991. 31.Paganini G. “La lingua italiana”-Milano:”Bonacci” ,1998. 32.Pattuini P.”La Nazione”-5-9-1976. 33.Pittano G.”La comunicazione linguistica”-Milano: ”Bruno Mondadori”,1988. 34.Pittano G.”Lingua,espressione,comunicazione”- Milano: “BrunoMondadori”,1983. 35. Renzi L. e Giampaolo S. “Grande gram. Italiana di consultazione”- Mulino:Bologna1991. 36.Redicchi S.”La lingua it.per stranieri”-”Bonacci” 1999. 37. Rosso R., Guerini N.”Insieme alle soglie del congiuntivo”- Roma:Guerra.1989. 38.Russo J.”Present day italian”- Boston:Heath publisher, 1974. 39. Sciascia L.”Il contesto”-Milano:”Adelphi” 1988. 40.Sobrero A.”Introduzione all’italiano contemporaneo”- Roma: 41.Stefano G.”La Repubblica”-12-10-1995. 42.Sturani E. ”Grammatica e vita”-Roma: ”Loescher”,1995. 43. Pratolini V.”Il quartiere”- Milano:Mondadori,1992.
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